DEMANGANIZZATORI E DEFERIZZATORI
Il filtro deferizzatore-demanganizzatore ha la funzione di eliminare il ferro e il manganese disciolti nell'acqua sotto forma di sali. Esso è costituito da un serbatoio cilindrico contenente il materiale filtrante (quarzite). L'acqua da trattare viene saturata di ossigeno dal preposto eiettore che aspira aria filtrata dall'atmosfera e successivamente attraversa il letto filtrante e subisce l’ossidazione del ferro e manganese, i quali precipitano sul letto filtrante che ha la proprietà catalizzatrice nei riguardi nell'azione ossidativa. Dopo aver trattato un determinato volume d’acqua (portata ciclica), ovvero quando la capacità ossidativa del è esaurita, il letto deve essere rigenerato; dopodichè il filtro è pronto ad iniziare un nuovo ciclo.
FILTRI A QUARZITE
La filtrazione in letto di sabbia è usata frequentemente ed e' un metodo molto valido per rimuovere i solidi in sospensione dall'acqua. Il funzionamento e’ abbastanza semplice, di solito un filtro a sabbia è costituito da un contenitore cilindrico, all’interno del quale viene inserita sabbia silicea lavata, monostrato (cioè tutta della stessa granulometria), multistrato (cioè strati di differente granulometria) o a granulometria variabile. La pompa preleva acqua dalla vasca e la invia al filtro, facendola entrare dalla parte superiore, l’acqua attraversa tutto lo strato filtrante e viene raccolta al fondo da “candele” o “piastre” che la convogliano nuovamente in vasca attraverso gli immissori. Durante il passaggio, l’acqua elimina le particelle in sospensione, ripulendosi. I filtri a sabbia sono disponibili in diversi formati e materiali e funzionano sia manualmente che completamente automaticamente.
FILTRI CARBONE ATTIVO
L’efficacia del carbone attivo nella rimozione per adsorbimento (la capacità di una superficie solida o liquida di trattenere o concentrare atomi, molecole o ioni di altre sostanze a contatto con essa) è dovuta principalmente a due caratteristiche: la porosità, che determina una elevata superficie specifica, e la reattività chimica, pur limitata ad alcune aree. La porosità deriva dalla presenza di una complessa rete di canali che si è soliti distinguere arbitrariamente, in base alle dimensioni, tra micropori e macropori. Il C.A. può essere ottenuto a partire dalla sostanza organica contenuta in qualsiasi composto di natura vegetale o animale come ad esempio i gusci di mandorle, le ossa, la torba e la cellulosa. Il processo per ottenerlo di distingue in due fasi: la carbonizzazione e l’attivazione. La prima si ottiene mantenendo a lungo il carbone a 500-600°C, in questo permette la disidratazione del materiale e la decomposizione dei composti organici. La seconda fase consiste nell’attivare il carbone amorfo ad una temperatura di 800°C tramite agenti ossidanti come vapore, ossigeno o CO2. In questo modo si aumenta la superficie specifica del carbone.
CARATTERISTICHE DI SERIE DELL'IMPIANTO:
Elemento filtrante: quarzite, carboni attivi granulari, antracite, baritina.
Costruzione in acciaio di qualità elettrosaldato ai fondi superiori e inferiori, completata di sostegni.
Protezione interna assicurata da strato epossidoico antiacido o zincatura a bagno.
Protezione esterna con due mani di minio e verniciatura.
Distributori superiori dell'acqua.
Distributori inferiori per impedimento uscita materiale filtrante.
Batteria di comando per rigenerazione ed esercizio completa di tubazioni esterne e interne in PVC o acciaio zincato.